25.12.2020
Sulle tavole degli italiani, in questo periodo dell'anno, il pesce è un alimento molto presente
Lungo tutta la Penisola i piatti e le tradizioni delle festività natalizie sono tantissimi. A cominciare dal giorno più sentito. Solitamente al Centro-Sud si festeggia con i Cenoni della Vigilia (sia di Natale che di Capodanno), mentre al Nord l’attenzione è sempre puntata sul pranzo del 25 dicembre e del primo gennaio.
A parte qualche tratto comune in tutta Italia, come panettoni, pandori e frutta secca, su cosa portare in tavola le abitudini sono diverse. Solitamente però il pesce è sempre presente, soprattutto nelle cene delle vigilie.
Al Nord i piatti a base di prodotti ittici consumati durante le festività sono svariati: si va dal cappon magro, un’antica ricetta tradizionale ligure a base di pesce e verdure, all’anguilla al cartoccio tipica della Lombardia, alla polenta con il baccalà, piatto immancabile sulle tavole venete addobbate a festa, e ai piatti a base di pesce conservato tipici del modenese come, ad esempio, gli spaghetti con tonno, sgombro, acciughe e pomodoro.
Le tradizioni del Centro Italia, invece, che vedono protagonista il pesce si possono trovare nel Lazio, in cui è immancabile il capitone, mentre a Roma nello specifico non può mancare la minestra di pesce o la pasta broccoli e razza. Ma non solo, ci sono anche gli spaghetti con le alici, l’anguilla fritta o marinata. In Molise è tipico il brodetto alla termolese, a base di pesce, e il baccalà arracanato. Il baccalà e lo stoccafisso vengono tradizionalmente consumati un po’ ovunque poiché tipici delle feste.
Più si scende al Sud e più le tradizioni culinarie legate alla cucina di mare aumentano. C’è davvero una variegata scelta di pietanze a base di pesce che si consumano durante le festività natalizie.
In Campania, per esempio, non c’è Vigilia senza capitone, e vi è anche una leggenda legata a questa usanza. Essendo molto simile ad un serpente gli uomini lo mangiavano per simboleggiare la vittoria su Satana che assunse proprio questa forma (di serpente appunto) per tentare Eva. Un altro piatto immancabile sulle tavole delle feste è lo spaghetto con le vongole.
Anche in Basilicata, Calabria e Puglia molte sono le ricette della tradizione legate al consumo di pesce. In quest’ultima, per esempio, famose sono le pettole, ovvero frittelle di pasta lievitata farcite con pomodori, capperi, alici ma anche gamberi sgusciati, cime di rapa e ricotta.
Anche nelle Isole non mancano piatti tradizionali con prodotti ittici. In Sicilia molto consumata è la pasta con le sarde a beccafico. In Sardegna invece si prediligono tartine maionese e gamberetti e la bottarga. Un piatto tipico di questa regione è lo “Iscabecciu”, una fritturina di piccoli pesciolini impanati con la semola di grano duro. Si prosegue con sardine ripiene, polpo lesso e le Orziadas, anemoni di mare impanati e fritti. Immancabile la fregola coi frutti di mare.
Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. E il pesce si conferma una certezza in fatto di preferenze alimentari sulle tavole degli italiani durante le feste.