La nostra azienda ha radici storiche lontane, con tre generazioni coinvolte, a partire dal 1936. È infatti il giorno 11 novembre 1936 – San Martino – che i fratelli Catellani Domenico, Carlo e Giulio si trasferiscono, con tutta la famiglia, in un podere sito a Cavriago (Re) in Strada Neida. Qui continuano l’allevamento di una decina di capi di razza reggiana, dette anche “Vacche Rosse” per il colore del loro mantello. Sono quelli, anni di duro lavoro e in azienda cominciano a dare il loro aiuto anche i figli di Domenico: Vasco ed Elia. Negli anni 60/70 continuano ad allevare vacche rosse, in controtendenza a quanto accadeva nella nostra zona, dove la razza locale veniva sostituita dalla frisona, razza più produttiva che seguiva la politica del secchio pieno. Arriviamo all’inizio degli anni ’80, ormai la razza reggiana è considerata a rischio di estinzione, con poco più di 900 capi nel 1982, quando iniziano a lavorare nell’azienda di famiglia i figli di Elia: Luciano e Matteo. Si impegnano affinchè il patrimonio della razza reggiana non vada perso e soprattutto ridanno vita al Parmigiano Reggiano prodotto con il latte delle vacche rosse. Le prime forme vengono fatte nel 1985 con il latte della stalla di Via Neida. Nel 1991, dai fratelli Catellani parte l’iniziativa di fondare il Consorzio Valorizzazione Prodotti Antica Razza Reggiana (C.V.P.A.R.R.), una latteria cooperativa che, agli inizi, raggruppava pochissimi e temerari allevatori di vacche rosse con l’obiettivo di salvare la razza locale e valorizzare il suo formaggio. Da allora nell’azienda agricola Grana d’Oro si è avuto un incremento dei capi di razza reggiana (dai 90 capi degli anni ’80 agli attuali 180), confermandosi una delle realtà più importanti per l’allevamento e la salvaguardia di questa razza e dei suoi prodotti. Per diversificare e a garanzia della qualità del prodotto sono i primi ad applicare, su autorizzazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, un marchio distintivo sul piatto della forma: due vacche che trainano un carro con del formaggio. Questo marchio viene applicato unitamente a quello a raggiera dopo 24 mesi di stagionatura. Matteo, appassionato di meccanica oltre che naturalmente di vacche rosse, dopo avere progettato le macchine per il taglio a roccia, progetta e costruisce la macchina per la marchiatura del formaggio. Nel 1999 la Grana d’Oro comincia a commercializzare il parmigiano reggiano delle vacche rosse della propria azienda e di altre realtà produttive sul mercato estero: Stati Uniti, Giappone Australia, Canada e naturalmente l’Europa, il mercato italiano in quel periodo è gestito dai fratelli Catellani tramite il CVPARR. Oggi l’azienda agricola Grana d’Oro, nella sede storica di Via Neida, è gestita da Matteo e dalla moglie Luciana, infatti, nel 2010, l’azienda decide di uscire dalla latteria cooperativa CVPARR e di commercializzare interamente la sua produzione sia sul mercato estero sia sul mercato nazionale, aprendo un punto vendita aziendale, per la vendita diretta dei suoi prodotti.
Una grande qualità che nasce dal patrimonio genetico della Reggiana, rispetto ad altre razze, dove si riscontra una maggiore frequenza della variante B della K e della Beta caseina, ovvero le micelle più piccole e numerose tra i diversi tipi di caseina del latte.
Questo consente: rese maggiori, migliori proprietà reolegiche (caseificatorie), maggiore spurgo di siero (e quindi la minore insorgenza di fermentazioni anomale), maggiore età di stagionatura del formaggio e conseguente migliore digeribilità dei suoi componenti proteici e lipidici.
Ma anche i secolari prati stabili dell’azienda Grana d’Oro (alimento principe per le nostre bovine, con oltre sessanta varietà di erbe diverse per metro quadro!), sono un’alimentazione unica che conferisce proprietà organolettiche differenti ai prodotti.
Un latte così speciale rende il formaggio vacche rosse stagionabile più a lungo. E, quindi, maggiormente digeribile: per questo è indicato dai pediatri per l’alimentazione di bambini, anziani e sportivi, unitamente al suo elevato contributo proteico.
Il latte di Reggiana (e quindi il formaggio e il burro) è più ricco di Cla (Coniugati dell’acido linoleico), acidi grassi essenziali che favoriscono l’aumento di massa magra (tessuto muscolare), la perdita di grasso, il dispendio calorico a riposo e prevengono il cancro. Il suo profilo aromatico lo rende insuperabile in cucina. La lavorazione del latte prodotto dalle vacche rosse avviene oggi nel Caseificio Barani, sul fiume Enza.
DOLCI, GELATI E DESSERT
di latte vaccino