Luca Scrocchi è un giovane che produce nocciole e leguminose seguendo il disciplinare biologico a Mottaziana di Borgonovo Val Tidone. Ha scelto di partire da un’azienda piccola e di farla crescere man mano, insieme alle sue competenze. Viene da una famiglia di agricoltori, ma ha fatto studi non legati all’ambito agricolo, imparando a gestire l’azienda agricola strada facendo: sul campo, letteralmente!
L’azienda è nata nel 2017, ma il nocciolo è una coltura che non entra subito in produzione, occorre aspettare diverso tempo: il 2020 è stato il primo anno di produzione. La pazienza viene ripagata dal fatto che la pianta di nocciola – nel suo caso la pregiata nocciola tonda gentile trilobata – tende a raddoppiare la produzione ogni anno fino al settimo. Nel 2020 ha introdotto la coltivazione del fagiolo borlotto, mentre nel 2021 ha deciso di integrare la sua produzione con il fagiolo cannellino; nei suoi progetti c’è l’introduzione di altri tipi di leguminose come lenticchie, ceci e cicerchie.
La scelta di seguire il metodo biologico è legata all’obiettivo di valorizzare al meglio il suo prodotto: in un’azienda piccola le quantità non possono essere molto elevate, quindi Luca ha preferito puntare sulla qualità. È interessato al settore della nutraceutica, e grazie al metodo di coltivazione che non prevede l’utilizzo di prodotti chimici può offrire alle persone particolarmente attente alle proprie scelte alimentari un prodotto dall’alto profilo qualitativo.
La nocciola è stata scelta per differenziarsi rispetto a produzioni più tipiche del territorio piacentino, ma anche per la sua versatilità: con un solo passaggio, infatti, si può ottenere una molteplicità di semilavorati diversi. Luca propone nocciole con guscio, sgusciate, tostate, in farina, in granella, oppure sotto forma di pasta in purezza, per le pasticcerie. La scelta di introdurre le leguminose al fianco delle nocciole si colloca in un’ottica di razionalizzazione delle attrezzature e similarità di stoccaggio. Inoltre le leguminose rivestono un ruolo benefico dal punto di vista ambientale perché fissano nel suolo l’azoto presente in atmosfera.
PASTA, FARINE E CEREALI
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