Vino ed olio, ma anche fichi secchi, e non solo. Molti pensano che la produzione agricola di Carmignano si fondi essenzialmente sui frutti della vite e dell’olivo, ed in subordine su quelli del fico, su cui a partire dalla fine degli anni Novanta alcuni coltivatori hanno deciso di tornare a investire con successo, tuttavia sul territorio sono presenti delle aziende – condotte perlopiù da giovani imprenditori – in grado di offrire una proposta alimentare articolata e variegata. Si tratta in prevalenza di prodotti di nicchia, che però stanno gradualmente conquistando una loro fetta di estimatori, e di cui ci sembra giusto parlare per farli conoscere ai meno informati. Una di queste aziende è Puro Carmignano, avviata nel 2013 da Daniela Daniele, che dai circa dieci ettari di terreno di proprietà della famiglia ricava non soltanto dell’ottimo olio di oliva, ma anche frutta fresca, frutta secca, miele, e che si è proposta il nobile obiettivo di riportare sulle nostre tavole sapori ed aromi appartenuti ad epoche ormai scomparse e lontane.
Il prodotto principe dell’azienda agricola è l’olio di oliva, dieci-quindici quintali all’anno ottenuti da un migliaio di piante appartenenti alle diverse varietà di olivi toscani da sempre presenti nella zona – in maggioranza moraioli, e a seguire frantoi, leccini, piangenti -, “la mescolanza dei cui frutti – ci dice Daniela – conferisce al prodotto finale un sapore unico, caratteristico della nostra tradizione contadina”. Per chi lo desidera esiste la possibilità di adottare uno degli olivi della piantagione: sulla pianta prescelta viene attaccata una targhetta con il nominativo della persona interessata, che a fine anno riceve un litro dell’olio estratto dal podere. All’iniziativa hanno già aderito in molti: italiani, francesi, scandinavi, abitanti dei paesi baltici.
L’uva rossa acerba, colta nel mese di luglio, è adoperata esclusivamente per la produzione dell'”agresto”, una speciale conserva densa e speziata, dal sapore acidulo, la cui ricetta si basa sull’impiego di mosto, aceto, miele, cipolla, aglio, pepe e aromi di vario tipo. Veniva usata come condimento già dagli antichi Romani e poi nel corso del Medioevo e del Rinascimento, “così abbiamo deciso di ripresentare questa antica ricetta sul mercato, – continua Daniela -, perché è nostro desiderio far riscoprire i sapori di una volta”.
I fichi – nel podere sono presenti circa venti esemplari, appartenenti in gran parte alla varietà dottato – vengono sia essiccati sia impiegati sia per la preparazione delle marmellate, che sono realizzate in maniera artigianale e genuina, senza l’utilizzo di sostanze conservanti: “Solo frutta, zucchero e limone – assicura Daniela -, per questo raccomandiamo ai nostri clienti, una volta aperti i barattoli, di tenerle in frigo e consumarle in tempi rapidi”. Le materie prime che eventualmente non sono disponibili in azienda vengono acquistate esternamente in seguito ad una accurata selezione dei fornitori.
CONSERVE DOLCI E SALATE
OLI E OLIVE
MIELE E DERIVATI
nocciole
nocciole
acacia
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fichi secchi di carmignano