I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE
19.01.2017
L’alcol non è un nutriente essenziale per l’alimentazione umana, ma produce effetti benefici solo se viene introdotto nella giusta quantità e sempre associato ai pasti principali
Anche nel Medio Evo il vino era considerato un alimento salutista. Oggi noi dietologi riconfermiamo questo principio, basandolo però solo su un moderato consumo. L’alcol contenuto nel vino non è un nutriente essenziale per l’alimentazione umana, ma produce effetti benefici solo se viene introdotto nella giusta quantità e sempre associato ai pasti principali.
Il vino non serve a dissetare ma, essendo liquido, è da considerarsi una bevanda-alimento. Infatti, oltre all’alcol, nel vino troviamo altri componenti, come i polifenoli e il resveratrolo, che proteggono il cuore e aiutano la donna in menopausa.
Quest’opera minuziosa di ricerca e validazione nutrizionale è stata fatta soprattutto da noi scienziati nutrizionisti che abbiamo approfondito il rapporto esistente fra vino e salute umana. Abbiamo validato alcune sostanze particolari, come il resveratrolo e la Cicloossigenasi-2 (o Cox-2), entrambe hanno dimostrato un’azione attiva nella possibile prevenzione dei tumori, perché agiscono su strutture cellulari ed enzimatiche.
Attualmente l’abuso di alcol da parte dei giovani è diventato un problema e pare sia la causa principale degli incidenti del sabato sera. Ma si tratta del consumo di superalcolici e non di vino. Nelle discoteche, infatti, più spesso si servono Tequila, Gin, Rhum e Whisky. Per evitare le conseguenze dovute all’assunzione di alcol, è bene innanzitutto conoscere la gradazione alcolica delle bevande, sia dei superalcolici che degli alcolici. Quanto alcol può consumare normalmente l’organismo senza esserne danneggiato? Quanto basta per godere dei benefici salutisti senza intaccare il normale lavoro del fegato e del cervello. La giusta quota di assunzione è pari a 30-40 grammi di alcool al giorno, cioè i classici 3-4 bicchieri al dì, bevuti durante pranzo e cena, che diventano 2-3 per la donna a causa della diversa fisiologia.
A cura di Giorgio e Caterina Calabrese