LE RICETTE DEI NOSTRI CUOCHI CONTADINI
13.07.2018
La sua polvere color giallo-ocra dal profumo intenso è buona e fa bene
La curcuma è una pianta erbacea perenne – appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae – dalla colorazione giallo-ocra e che proviene dall’Asia meridionale, India e Indonesia: a conoscerne le proprietà benefiche da oltre 5 mila anni sono gli indiani. Sin dai tempi più antichi, è nota non solo come spezia, ma anche per le sue proprietà terapeutiche e antinfiammatorie: per queste ragioni, è particolarmente utilizzata nella cucina mediorientale e indiana, oltre a far parte della medicina ayurvedica.
Il suo nome deriva dal termine Kour Koum, che in lingua persiana significa “zafferano”. Infatti questa pianta è nota anche come “Zafferano delle Indie”. La pianta raggiunge un’altezza massima di circa 1 metro. È caratterizzata da grandi foglie di forma ovale, lunghe dai 20 ai 45 centimetri, e da fiori raccolti in spighe: è proprio da questi che si estraggono i rizomi, i quali vengono fatti – come detto prima – bollire ed essiccare per poi essere schiacciati.
Proprietà e benefici
La curcuma svolge soprattutto tre funzioni benefiche per la salute:
• Antinfiammatoria, è utile in caso di dolori muscolo scheletrici e le infiammazioni tipiche di artrite e artrosi, così come in presenza di dolori mestruali, colite, cefalea ed emicrania, fibromialgia. Inoltre, facilita l’eliminazione del grasso addominale, resa difficile dallo stato infiammatorio prodotto dalle stesse cellule adipose.
• Antiossidante, si rivela utile nella prevenzione dell’invecchiamento precoce e di tutti i disturbi che l’accompagnano, compreso il rallentamento del metabolismo che porta a prendere peso più facilmente dopo una certa età.
• L’azione immunostimolante della curcuma si rivela invece utile per rafforzare le difese dell’organismo, proteggendolo dall’attacco di batteri, virus e altri elementi dannosi.
In cucina
Bastano 2 cucchiaini da tè di curcuma, aggiunti a zuppe, riso, ragù vegetali e pesce, per fare scorta della giusta dose quotidiana di antiossidanti. Può anche essere utilizzata negli infusi o nel tè verde, cui conferisce un gradevole aroma speziato, così come in frullati e smoothies. Quando si adopera la curcuma in cucina, bisogna stare sempre attenti al calore, perché ne riduce le virtù: è bene non sottoporla a cotture prolungate e ad alte temperature che la impoveriscono, deteriorandone i principi attivi. Quella fresca può essere consuma cruda, se invece si sceglie quella in polvere, si può aggiungere solo alla fine della preparazione, stemperandola in poca acqua tiepida. La curcuma è ottima anche per la realizzazione di creme dolci, budini, gelati e nell’impasto di torte, biscotti e dolci da forno in genere.La curcuma combatte la fame, permettendo di controllare l’appetito, grazie ad alcuni principi attivi in essa contenuti: ad esempio, proprio la curcumina aumenta i livelli di serotonina e dopamina, i quali agiscono contro la fame nervosa da ansia e stress. Inoltre, depura l’organismo, per cui vengono espulse le scorie ingrassanti, oltre a essere evitate le fermentazioni.
Si può coltivare in casa
La curcuma può essere coltivata in vaso. Il periodo migliore per piantarla è la primavera. Va lasciata all’esterno solo in estate. La curcuma soffre molto il freddo e patisce le temperature al di sotto dei 12°C. Preferisce un clima caldo-umido, con innaffiature frequenti e una temperatura tra i 20 e i 35 gradi. Dopo qualche anno, in inverno, se ne possono raccogliere alcuni rizomi da usare in cucina, purché la pianta sia stata coltivata con metodologie biologiche.
Curiosità
In alcune zone dell’Asia sud-orientale, la curcuma è considerata benaugurante e simbolo di prosperità. Per questo motivo molte giovani spose sono solite, il giorno del loro matrimoni, tingersi i capelli di giallo.