05.02.2025

Speciale spreco, una giornata per decidere di cambiare rotta

La Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare si conferma un appuntamento per la sensibilizzazione sul tema degli sprechi

LO SPRECO ALIMENTARE È UNA PRIORITÀ GLOBALE
Giunta alla sua dodicesima edizione, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare del 5 febbraio 2025 si conferma un appuntamento cruciale per sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni sul tema degli sprechi alimentari e sull’importanza di raggiungere gli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L’impegno per ridurre gli sprechi alimentari è una priorità globale per le sue implicazioni economiche, ambientali, sociali ed etiche. L’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 ribadisce la necessità di dimezzare entro il 2030 i rifiuti alimentari prodotti sia nella fase di produzione sia di vendita e consumo.

Secondo dati aggiornati, ogni anno nel mondo vengono sprecate oltre 1,5 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo della produzione agroalimentare globale. Questo spreco genera un valore economico negativo pari a circa 1.200 miliardi di dollari. L’Italia non è immune a questo fenomeno: nel 2024, lo spreco alimentare è cresciuto del 50%, con gli alimenti più sprecati che includono frutta fresca, verdure, pane fresco e insalate.

La FAO stima che il 14% del cibo prodotto globalmente si perda prima ancora di arrivare al mercato. Un paradosso inaccettabile se consideriamo che nel mondo oltre 820 milioni di persone soffrono la fame, mentre circa 3 miliardi non possono permettersi una dieta sana.

Oltre all’aspetto etico e sanitario, va considerato che un prodotto perso o sprecato comporta uno spreco di tutte le risorse utilizzate per produrlo: energia, acqua, suolo e forza lavoro. Limitare gli sprechi contribuisce alla sicurezza alimentare, alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla tutela delle risorse idriche e del suolo.

IL NUOVO ALLARME: UNA QUESTIONE DI RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE E COLLETTIVA
In un contesto in cui lo spreco alimentare sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, emerge con forza la necessità di un’azione condivisa. Non solo governi e aziende devono adottare misure per migliorare l’efficienza della filiera, ma anche i singoli cittadini sono chiamati a svolgere un ruolo attivo.

Il 2025 segna un momento critico: l’incremento del 50% degli sprechi alimentari registrato in Italia lo scorso anno rappresenta un campanello d’allarme. Il dato non può essere ignorato, e il cambiamento deve partire da una maggiore consapevolezza.

Una delle novità di quest’anno è l’introduzione di campagne informative mirate a scuole e famiglie, che rappresentano il principale contesto in cui educare le nuove generazioni a consumi responsabili. Le iniziative includono laboratori interattivi, percorsi educativi sul ciclo degli alimenti e concorsi per premiare idee innovative anti-spreco.

SPRECARE MENO È UN VANTAGGIO PER TUTTI
La riduzione dello spreco alimentare è un’urgenza anche per il suo impatto economico. Ogni attore della filiera alimentare ne subisce le conseguenze: i produttori perdono risorse lasciando prodotti nei campi, i rivenditori subiscono danni economici dovendo eliminare prodotti scaduti, e i consumatori sprecano denaro per cibi acquistati e non consumati.

La FAO sottolinea che lo spreco alimentare è la terza causa globale di emissioni di gas serra, dopo Stati Uniti e Cina, e l’impronta idrica associata equivale a circa 250 km³, tre volte il volume del Lago di Ginevra. Inoltre, il cibo sprecato utilizza 1,4 miliardi di ettari di terra agricola, il 30% delle aree agricole mondiali.

In Italia, modelli virtuosi come Campagna Amica offrono un esempio di come accorciare la filiera, ridurre gli sprechi e promuovere consumi etici. Grazie alla partnership con Too Good To Go, salviamo cibo invenduto ancora perfettamente consumabile.

LO SPRECO DOMESTICO: COME NASCE E COME PREVENIRLO
Secondo recenti studi, 87% degli italiani congela il cibo in eccesso e 86% riutilizza gli avanzi. L’uso di app digitali per ridurre gli sprechi è in crescita: 7,7% usa app per il cibo last-minute, mentre 4,2% adotta piattaforme per monitorare le scadenze alimentari.

Molte iniziative come l’organizzazione del frigorifero per scadenze, la pianificazione dei pasti settimanali e l’utilizzo di ricette anti-spreco contribuiscono a migliorare la gestione domestica del cibo.

LA SOLUZIONE DIGITALE: L’USO DELLE APP PER SALVARE IL CIBO
Una delle novità di quest’anno è la collaborazione tra piattaforme digitali e produttori locali. Oltre alla popolare app Too Good To Go, sono nate nuove piattaforme che permettono alle famiglie di acquistare direttamente dagli agricoltori i prodotti invenduti. Questo consente di ridurre al minimo gli sprechi e di valorizzare l’economia locale.

10 REGOLE PER NON SPRECARE IL CIBO

  1. Effettua acquisti ridotti e frequenti.
  2. Pianifica i pasti settimanali e crea una lista della spesa.
  3. Scegli prodotti locali e di stagione.
  4. Conserva correttamente frutta e verdura per evitare marcescenze.
  5. Congela il cibo in eccesso.
  6. Utilizza app per monitorare le scadenze.
  7. Compra porzioni adatte al consumo reale.
  8. Cucina ricette anti-spreco con gli avanzi.
  9. Mantieni una corretta organizzazione di frigorifero e dispensa.
  10. Dona il cibo in eccesso o invenduto.

I RIMEDI DELLA CUCINA CONTADINA
Dalla tradizione contadina italiana arrivano ricette che recuperano gli avanzi e trasformano gli alimenti in piatti gustosi. Il pane raffermo, ad esempio, diventa protagonista di piatti come la ribollita toscana o la pappa al pomodoro. Anche la pasta avanzata trova nuova vita nella frittata di pasta napoletana.

Queste ricette dimostrano che il cibo può essere valorizzato fino all’ultimo, contribuendo a ridurre lo spreco e a preservare le risorse.

La Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare è un’occasione per riflettere e agire. Ridurre gli sprechi è possibile, ed è una responsabilità condivisa che garantisce benefici economici, sociali e ambientali per tutti.

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