17.04.2024
Un prodotto unico, nato dalla sperimentazione secolare e da una tradizione che vuole sopravvivere alla banalizzazione dei sapori. Il vero testimonial della regione Basilicata
Leggi cosa sono “I Sigilli di Campagna Amica”
Rosso come il fuoco e croccante al punto giusto il peperone crusco è un vero testimonial della regione Basilicata e la sua la produzione è unica. Per divenire Crusco, il peperone di Senise IGP, chiamato anche “zafarano”, è infatti sottoposto ad uno shock termico, facendolo prima friggere per pochi secondi in olio extravergine di oliva, per poi congelarlo in freezer.
In Basilicata alcuni ottengono lo stesso shock durante l’inverno: basta lasciare i peperoni sulla finestra aperta dopo averli cotti. Così questo ortaggio acquisisce la croccantezza e la friabilità così caratteristiche e famose al mondo. Non è solo la preparazione con la cottura ad essere particolare; il peperone crusco racchiude in sé anche un altro momento dal sapore tradizionale: l’insertaggio. Attraverso l’utilizzo di ago e filo, l’abilità manuale dei lucani si manifesta con l’allestimento di meravigliose collane di peperoni che disposte al sole della tarda estate allietano la vista prima ancora del palato. I peperoni cruschi possono essere così conservati molto a lungo, purché in un luogo fresco e asciutto: una delle loro caratteristiche è infatti una forte igroscopia, ossia assorbono molto facilmente l’umidità dell’aria.
Oltre alla bontà e alla versatilità in cucina, i peperoni di Senise vantano anche ottime proprietà nutritive. Accanto alle vitamine A, E, K, e PP, infatti, essi contengono il 30% in più di vitamina C rispetto alle altre varietà.
Guglielmo Armentano, dell’azienda agricola e agriturismo “Lolivia, masseria e ristoro”, con orgoglio protegge questa produzione così caratteristica. Con amore, cura la sua terra e desidera conquistare i cuori e le tavole di tutto il mondo. Grazie alla conservazione i peperoni cruschi si trovano in molti piatti tipici lucani, dalla pasta alle pietanze a base di carne. Il peperone crusco tende a dare anche un colore suggestivo ai piatti, oltre che un sapore unico, in particolare per quanto riguarda la cottura in umido.
Oggi in tantissimi ristoranti nelle principali città del pianeta, si preparano piatti a base di sughi preparati con il peperone crusco. Sono ottimi se spezzettati nelle farciture, ma anche perfetti da unire alla carne di vitello macinata per gli hamburger o come condimento per la pasta, per esempio un buon piatto di orecchiette. Oggi questo sigillo di Campagna Amica si unisce alla schiera degli ambasciatori italiani nel mondo. Prodotti unici, nati dalla sperimentazione secolare e da una tradizione che vuole sopravvivere alla banalizzazione dei sapori promossa dall’agroindustria, che oltre che distruggere un patrimonio enogastronomico millenario impoverisce sempre più la ricchezza genetica e paesaggistica. La nostra battaglia quotidiana per il buon cibo italiano ha un altro simbolo: il sigillo Peperone Crusco!