01.10.2023
Un particolare aumento del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne
Sono 1,1 milioni gli italiani che non si arrendono alla fine dell’estate e hanno scelto di trascorrere almeno qualche giorno fuori casa nel mese di ottobre, favoriti dal caldo anomalo. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè per i primi giorni di ottobre segnato dal clima favorevole per tutta la prima decade.
Una scelta che si avvantaggia dei costi minori e dello scarso affollamento sia sulle strade che nei luoghi di destinazione. La ricerca del risparmio non è infatti la sola ragione poiché ad apprezzare le vacanze fuori stagione sono anche coloro cercano il relax e la tranquillità per riposarsi e tornare in forma alla routine quotidiana. Si registra in particolare un aumento in percentuale del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne con la possibilità di assistere alle tradizionali attività di questo mese come il rito della vendemmia o avventurarsi nei boschi alla ricerca dei porcini, finferli e trombette.
Sono circa 25mila le strutture agrituristiche presenti nella Penisola che, secondo Campagna Amica e Terranostra, vengono scelte per l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. Non mancano peraltro i turisti che hanno scelto di fare un break in campagna alla ricerca dei frutti dell’autunno, dai funghi ai tartufi ma anche per assistere alla vendemmia che in molti territori quest’anno non è ancora terminata mentre sta iniziando l’attività di raccolta delle olive e la molitura.
Con le ultime partenze finisce una stagione turistica con 37,5 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere una vacanza durante l’estate 2023.