20.05.2024
La loro presenza è necessaria per la sopravvivenza di molti fiori e piante, garantisce lo sviluppo della maggioranza dei prodotti alimentari, tutela la biodiversità ambientale e fornisce un valido indicatore biologico della qualità dell’ambiente
Pur essendo così piccole, il ruolo delle api è centrale nel nostro ecosistema e per questo vanno protette. La loro presenza è necessaria per la sopravvivenza di molti fiori e piante, garantisce lo sviluppo della maggioranza dei prodotti alimentari, tutela la biodiversità ambientale e fornisce un valido indicatore biologico della qualità dell’ambiente.
Le api operaie, infatti, quando si spostano durante le loro attività per catturare il polline raccolgono anche le polveri atmosferiche che mettono a rischio la nostra salute umana e che cerchiamo di mantenere entro dei livelli di sicurezza. Studiando questo particolato inorganico possiamo capire molte cose, dalla presenza di metalli pesanti a quella di minerali, sino a comprendere se sono composti prodotti da attività umana e quanto queste attività provocano inquinamento. Per questo essere alleati delle api, progettando la piantumazione a livello urbanistico, difendendo la biodiversità, aumentando le barriere verdi e i fiori lungo le nostre strade è un bene anche per noi, per la nostra salute, la qualità dell’aria che respiriamo, la produzione agricola.
Ma l’utilità delle api è legata anche ai numerosi frutti della loro proverbiale laboriosità. Il miele è sicuramente il prodotto più noto ma l’alveare ci offre anche tanto altro. La pappa reale, ad esempio, è il principale alimento di cui si nutrono le larve delle api e soprattutto le api regine. Il polline viene lavorato dalle api nutrici che lo mischiano a secrezioni ghiandolari fino ad ottenere una sostanza gelatinosa di colore bianco, dal sapore acidulo e lievemente zuccherino. Tale sostanza viene inserita all’interno delle celle reali e consumata dalle larve che poi diventeranno api regine. E’ un cibo super proteico e ricco di vitamine molto prezioso anche per gli uomini.
La propoli è un mix di resine che le api raccolgono dalle gemme e dalle cortecce delle piante e che lavorano grazie alle loro secrezioni digestive, per poi utilizzarlo come materiale sigillante per prevenire la proliferazione di batteri e organismi nocivi alla salute dell’alveare. Viene considerata un antibiotico naturale, per questo viene utilizzata per le affezioni del cavo orale, della gola e delle vie respiratorie.
Il polline viene raccolto dalle api operaie attraverso la peluria che le ricopre e le spazzole di peli rigidi presenti sulle zampe e poi trasportato fino all’alveare nelle “cestelle del polline” poste nelle zampe posteriori. Quando se ne prevede una forte raccolta, gli apicoltori applicano una “trappola da polline” che serve proprio ad intercettare le palline di polline raccolte e trasportate dalle api. Quando entra nell’alveare, quindi, l’ape attraverserà delle restrizioni che ne permetteranno il passaggio solo a patto di perdere il polline. La trappola non intercetterà la totalità del polline così alle api non verrà a mancare il nutrimento. Per la sua ricca composizione il polline è un ottimo integratore alimentare anche per l’uomo, ricco di fermenti lattici, fibre, vitamine e sali minerali.
Le strutture interne dell’alveare sono realizzate con cera d’api che proviene da apposite ghiandole situate nell’addome delle api operaie. Il processo di produzione della cera è molto dispendioso in quanto le api devono consumare una quantità di miele di circa 8-10 volte superiore in peso della cera. La cera d’api grezza viene poi purificata e sbiancata per dare origine alla cera bianca largamente utilizzata per realizzare candele, vernici e prodotti per lucidare mobili e pavimenti e in campo cosmetico, per le sue proprietà emollienti e idratanti.