14.04.2025
Dal mercato al cuore delle città: Campagna Amica inaugura quattro nuovi spazi dove comunità e agricoltura si incontrano.
Campagna Amica rafforza la sua presenza nei centri urbani e continua a costruire sistemi del cibo locale che mettono in connessione produttori e cittadini, portando agricoltura, sostenibilità e qualità della vita nel cuore delle città.
Questo fine settimana segna un momento importante: aprono quattro nuovi mercati in quattro città italiane, tre al chiuso – a Varese, Pescara e Ponte San Giovanni – e uno all’aperto, nel quartiere Prati a Roma, in Piazza Maresciallo Giardino.
I nuovi mercati rappresentano luoghi di relazione, educazione alimentare e cultura del territorio. Spazi dove ogni giorno si promuovono filiere corte, stagionalità, biodiversità e trasparenza.
Ma tra tutte, un’apertura ha un significato particolarmente forte: quella del mercato di Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia, è il primo mercato realizzato esclusivamente da aziende di giovani agricoltori. Un segnale chiaro di come Campagna Amica stia sostenendo il ricambio generazionale in agricoltura, offrendo ai giovani un’opportunità concreta di entrare in relazione diretta con i cittadini.
I nuovi mercati si inseriscono in una rete sempre più capillare, che ha l’obiettivo di ridisegnare il sistema alimentare urbano, rendendolo più giusto, sostenibile e vicino ai bisogni delle persone.
A raccontarci il valore di queste nuove aperture sono i coordinatori regionali di Campagna Amica che hanno seguito da vicino la nascita dei nuovi presìdi del cibo.
Le voci dei territori
Jacopo Di Battista – Coordinatore Campagna Amica Abruzzo
Come avete lavorato con le aziende agricole e con il tessuto locale per costruire questo nuovo presidio?
Le esperienze passate del mercato di Campagna Amica a Pescara, in via Paoloucci al porto, proprio di fronte al mare, ci hanno aiutato moltissimo. Quel mercato è stato aperto per 15 anni, e ha permesso di consolidare il rapporto con le nostre aziende agricole, ma anche di creare una relazione stabile con la cittadinanza. Abbiamo ricevuto grande sostegno da parte dei cittadini e dell’intera comunità, che si è schierata al nostro fianco per darci l’opportunità di proseguire con un nuovo progetto. È stato un lavoro di continuità e di fiducia reciproca.
In che modo questi mercati contribuiscono a creare un sistema del cibo più giusto, sostenibile e accessibile?
La giustizia, la sostenibilità e l’accessibilità del cibo sono garantite dalla filiera corta, dal rapporto diretto tra produttore e consumatore, e soprattutto dalla responsabilità che l’agricoltore si assume verso chi acquista. I mercati non sono semplicemente luoghi dove fare la spesa: diventano veri e propri spazi di aggregazione, punti di incontro tra persone e tra mondi – quello rurale e quello urbano.
Questi mercati creano connessioni fondamentali. Se pensiamo che entro il 2050 il 95% della popolazione vivrà lungo le coste, è evidente quanto sia importante mantenere un legame con le aree interne. I nostri mercati fungono da “portali” verso il mondo rurale, presidiato dalle nostre aziende agricole, contribuendo così anche a contrastare l’abbandono dei piccoli centri.
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Irene Facchetti – Coordinatrice Campagna Amica Lombardia
Cosa rappresenta per il vostro territorio l’apertura di un nuovo mercato di Campagna Amica?
Per noi, aprire un nuovo mercato significa rispondere con forza a una richiesta concreta che arriva dalla società e dai cittadini. Oggi avere un mercato coperto in ogni provincia è diventato quasi una necessità. Portiamo cibo fresco, locale, sicuro. Sono le municipalità e i cittadini stessi a chiederci questi spazi: per questo, ogni apertura rappresenta sia una risposta al territorio che una nuova opportunità per le aziende agricole pronte ad affrontare un progetto così importante.
Come avete lavorato con le aziende agricole e con il tessuto locale per costruire questo nuovo presidio?
Abbiamo lavorato fin dal primo momento a stretto contatto con le aziende di Campagna Amica del territorio, coinvolgendole nella scelta della location e nella progettazione del mercato. Il nostro lavoro funziona davvero quando è fatto in sintonia con le imprese agricole: noi costruiamo il contenitore, ma sono le aziende a dargli vita con la loro esperienza, il loro rapporto diretto con i cittadini, la conoscenza del territorio e la capacità di vendita. È un lavoro di squadra, e da sempre lavoriamo fianco a fianco, dal giorno zero.
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Elisa Polverini – Coordinatrice Campagna Amica Umbria
Cosa rappresenta per il vostro territorio l’apertura di un nuovo mercato di Campagna Amica?
Ogni nuovo mercato di Campagna Amica rappresenta una tappa importante per Coldiretti. Non solo perché attiva un progetto economico concreto per le imprese, con benefici sul piano del reddito, ma anche perché rafforza il legame con la comunità, animando i quartieri delle città. Crescere con la rete della vendita diretta ci dà sempre più forza e consapevolezza: questo modello rappresenta una delle risposte più efficaci per sostenere il settore primario, migliorare la salute delle famiglie e tutelare l’ambiente e la biodiversità. È un modo per diventare parte integrante della vita urbana, avvicinando città e campagna, contadini e cittadini, in spazi che favoriscono socialità e aggregazione.
Come si è costruito questo gruppo di giovani agricoltori? E che tipo di energia e visione stanno portando nel progetto?
La caratteristica più innovativa del nuovo mercato coperto di Ponte San Giovanni è senza dubbio l’età media dei produttori: circa 31 anni. È un dato che conferma quanto questo modello di filiera sia attrattivo anche per le nuove generazioni, che vedono nella multifunzionalità dell’agricoltura – dalla produzione alla vendita diretta – un’opportunità concreta.
Questo gruppo di giovani è cresciuto e si è formato all’interno di Coldiretti Giovani Impresa, ed è stato proprio grazie alla loro determinazione ed entusiasmo che il mercato ha preso forma. Al suo interno è prevista anche la presenza di un “banco di prova”, uno spazio aperto a giovani agricoltori meno strutturati che vogliono sperimentare la vendita diretta.
Accanto all’energia e all’entusiasmo tipici della loro età, c’è anche una visione solida: aziende ben strutturate, innovazione, coerenza con una filosofia agricola che vivono nel quotidiano. Questo è il cuore pulsante del nuovo mercato.