02.04.2019
Oggi è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo. Tante delle nostre fattorie sociali si impegnano per migliorare la vita di chi è affetto da questo disturbo
Nel nostro paese, molto spesso il rapporto lavoro-disabilità viene vissuta con diffidenza e pregiudizio. Non ci si concentra effettivamente nel far emergere e valorizzare le capacità e le attitudini delle persone disabili, primis fra tutti gli autistici. Ed è proprio attraverso l’agricoltura sociale, uno dei principali strumenti di inclusione sociale per le persone affette da sindrome di autismo, che possono essere sviluppati percorsi di riscatto sociale e di formazione. L’ambiente agricolo può conciliarsi bene alle esigenze lavorative e di vita dei soggetti autistici, totalmente in antitesi con la loro vita di città spesso caotica e frenetica. L’essere in contatto con la natura e riuscire nei lavori assegnati, aumenta l’autostima e il benessere delle persone coinvolte. I ragazzi traggono giovamento dalla routine della vita in campagna e dall’assegnazione di lavori ben precisi e conosciuti che possono essere svolti in totale autonomia. Inoltre, grazie alla collaborazione con i propri compagni per svolgere i propri lavori e il contatto con gli animali, vengono sbloccati molti canali comunicativi e affettivi, verbali e non.
L’acquisizione di abilità e di conoscenze avviene su base esperienziale: vedendo fare cose concrete, dove il ciclo produttivo è breve e finito, il significato delle azioni diventa più comprensibile. Si crea così un apprendimento costruito sulle esperienze, con un significato e vissute direttamente dalle persone coinvolte. Anche sul piano percettivo, altro deficit della sindrome autistica, le persone non vengono disturbate o sovra-sollecitate come avviene invece in un contesto cittadino con il tumulto di suoni e odori.
È chiaro quindi il potenziale dell’agricoltura, soprattutto su scala familiare, declinata in ambito sociale: da un lato si “valorizza” la diversità delle persone, dall’altro si crea nuovo lavoro che giova sia all’azienda che alla persona stessa. Campagna Amica fa proprio questo, si impegna a promuovere iniziative volte alla valorizzazione di percorsi di inclusione nell’ambito dell’agricoltura sociale.
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