16.10.2020
Un percorso formativo organizzato da INIPA Coldiretti Educational e rivolto a professionalità interne alle sedi regionali Coldiretti in tutta Italia, con l’obiettivo di attivare una Rete di Servizi per l’agricoltura sociale
Cresce l’agricoltura sociale in Italia. Da una studio IXÈ/Coldiretti contenuto nel primo rapporto sull’Agricoltura Sociale “La vera Agricoltura Sociale fa bene all’Italia”, risultano circa 9.000 fattorie in Italia impegnate in questo settore.
Questo patrimonio di esperienze, dal punto di vista economico, vale circa 1 miliardo di euro, di cui 600 milioni in prodotti e 400 milioni in servizi sociali svolti dalle imprese agricole. A fronte di questi dati sono stimate in circa 40.000 le persone che, nell’ultimo anno, attraverso l’agricoltura hanno migliorato la qualità della propria vita e ricevuto formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana.
Disabili motori e cognitivi, persone con autismo, detenuti ed ex detenuti, rifugiati e richiedenti asilo, immigrati, minori in situazione di disagio o con difficoltà di apprendimento, burn-out, fine vita, anziani, persone con difficoltà relazionali oppure con dipendenze da alcool o droghe, disoccupati di lungo periodo, adulti in difficoltà (indigenti, donne vittime di abusi). Sono queste alcune delle categorie di persone in condizione di svantaggio e bisognose di accompagnamento da parte di esperti attraverso lo strumento agricolo nella sua accezione più estesa e legata alla multifunzionalità. Ecco un altro dato incoraggiante: un tirocinio lavorativo in agricoltura su tre si trasforma in posti di lavoro stabili. L’identikit dell’impresa agricola contempla alcuni caratteri generali: la superficie aziendale media è pari a 24 ettari e quindi parliamo di aziende dall’estensione significativa se confrontata con il dato medio delle imprese convenzionali (7 ettari); il 60% delle fattorie sociali è rappresentato da imprese individuali, mentre il 16% da imprese cooperative, di cui oltre la metà sono cooperative agricole sociali. Esiste un interessante legame tra cura della persona e cura dell’ambiente. Infatti, il 78% tra le fattorie sociali utilizzano metodi produttivi sostenibili dal punto di vista ambientale (biologico, integrato, basso impatto ecc.). L’80% di fattorie sociali esercitano vendita diretta dei prodotti aziendali, mentre sono oltre 1.000 le fattorie sociali presenti nei mercati di Campagna Amica che offrono ai consumatori la possibilità di acquistare prodotti etici.
Alla luce di questi dati capiamo l’importanza che questo “settore” dell’agricoltura riveste nel nostro Paese. Per questo è necessario formare tecnici esperti che possano rispondere prontamente alle necessità delle imprese agricole che vogliano intraprendere questi percorsi. Percorsi difficili sì, ma ricchi di valori etici e in prospettiva anche economici. Queste figure professionali che diventano veri “manager di Agricoltura Sociale” vedono il supporto di INIPA Coldiretti Educational, insieme a Fondazione Campagna Amica e qualificati esperti, nell’innalzare le competenze e nell’assimilare strumenti e metodologie. Questa nuova ‘complessità’ richiede infatti innovazione tecnica, organizzativa e di servizio, approfondimenti normativi, competenze di rete e di intersettorialità, da parte delle imprese, delle organizzazioni agricole, delle pubbliche amministrazioni. Sono proprio questi i contenuti del percorso formativo organizzato da INIPA Coldiretti Educational rivolto a professionalità interne alle sedi regionali Coldiretti in tutta Italia, con l’obiettivo di attivare una Rete di Servizi per l’agricoltura sociale.
Le esperienze di Agricoltura Sociale comportano un nuovo paradigma di sostenibilità incentrato sui beni comuni e orientato a nuove forme di condivisione e sussidiarietà, attraverso modelli inediti di welfare in un “rinnovato” rapporto tra città e campagna.
La grande speranza è sì valorizzare sempre più le esperienze già avviate, ma assolutamente promuoverne altre in modo da rispondere alla domanda di servizi dei territori. ?