Le campagne italiane potranno beneficiare della proroga degli incentivi agli impianti di biogas agricolo
Le campagne italiane potranno beneficiare della proroga degli incentivi agli impianti di biogas agricolo, dando cos’ il loro prezioso contributo per la produzione di energia pulita. Grazie agli emendamenti al decreto Milleproroghe approvate dal governo Draghi, sostenuto dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, viene salvaguardata la continuità funzionale degli impianti di biogas già autorizzati e viene prorogata di un anno la validità dei patentini fitosanitari.
In particolare viene previsto il diritto di continuare ad usufruire di un incentivo sull’energia elettrica per l’anno 2021 per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW, inseriti in un circuito di economia circolare con la valorizzazione dei sottoprodotti agricoli.
Una norma che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di economia circolare. Attraverso la filiera energetica sono valorizzati scarti ed effluenti di allevamento con una evoluzione tecnologica che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare in senso sostenibile l’economia italiana. Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti i mini impianti per il biometano possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni.
Molti sono già in tutta Italia, i modelli agricoli virtuosi che esaltano la funzione del produttore agricolo con quella di produttore di energia, nella logica della multifunzionalità, permettendo alla stessa azienda di essere ancor più competitiva e qualitativa. L’agricoltura rappresenta in questo senso la giusta dimensione per uno sviluppo ecosostenibile rispettoso dell’ambiente e del paesaggio ma occorre tenere alta la guardia affinché la campagna non diventi terra di conquista per progetti spropositati, come si rileva nel caso del rinnovato interesse per il fotovoltaico a terra.
La proroga degli incentivi agli impianti di biogas agricolo è un grande risultato ottenuto dalla Coldiretti e si inserisce appieno nella svolta green indicata dal nuovo Governo Draghi per la produzione di energia pulita nelle campagne italiane. E’ quanto ha affermato il presidente Ettore Pandini nel ringraziare per la sensibilità dimostrata il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti in riferimento all’approvazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe che salvaguardano la continuità funzionale degli impianti di biogas già autorizzati e prorogano di un anno la validità dei patentini fitosanitari.
Attraverso la filiera energetica sono valorizzati scarti ed effluenti di allevamento con una evoluzione tecnologica che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare in senso sostenibile l’economia italiana. Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti – dice Coldiretti – i mini impianti per il biometano possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni. Modelli virtuosi – precisa Salvagno – che esaltano la funzione del produttore agricolo con quella di produttore di energia, nella logica della multifunzionalità, permettendo alla stessa azienda di essere ancor più competitiva e qualitativa. L’agricoltura rappresenta in questo senso la giusta dimensione per uno sviluppo ecosostenibile rispettoso dell’ambiente e del paesaggio – ricorda Salvagno – ma occorre tenere alta la guardia affinché la campagna non diventi terra di conquista per progetti spropositati, come si rileva nel caso del rinnovato interesse per il fotovoltaico a terra. Va in questa direzione il progetto di legge presentato alla Regione del Veneto dove si fissano i paletti per disciplinare in modo restrittivo le installazioni su suolo di pannelli solari escludendo in ogni caso tutte le aree agricole e limitando la realizzazione a piccoli parchi in terreni residuali o zone già compromesse.
FEBBRAIO 2021