Le origini di questa azienda apistica risalgono all’anno 1977 quando Tiziano Bertè, padre dell’attuale titolare Fabrizio Bertè, stufo di acquistare miele dal commercio decide di iniziare l’allevamento delle api per consumare il proprio prodotto. Nella primavera viene acquistata una arnia e, nel mese di luglio quattro sciami artificiali. La conduzione nel primo periodo, non avendo nessuna esperienza in merito, venne attuata sulla base dello studio di alcune pubblicazioni, reperite in commercio, ma anche di volumi e opuscoli reperiti presso la biblioteca del Museo di Scienze Naturali di Trento. All’inizio del mese di settembre 1977 vi fu l’avvenimento dell’anno, la prima smielatura. L’apiario, per quel tempo parola grossa, era ubicato a Serravalle all’Adige, in provincia di Trento, al limitare del bosco, costituito quasi esclusivamente da cespugli. Nei mesi aprile e maggio, con la fioritura, tingevano di bianco tutta la parte bassa del versante ovest del Monte Zugna. L’arnia acquistata nella primavera arrivò a produrre 38 chilogrammi di miele. Negli anni successivi si operò in modo da aumentare progressivamente il numero delle arnie rinunciando, in parte, alla produzione di miele. Nel 1981 e nel 1982 vennero acquistati dei piccoli prati nel vicino comune di Brentonico, ad una quota tra i 450 i 600 metri, questo dovuto anche alla diversificazione delle tipologie di miele che si potevano produrre ma anche alla collocazione delle nuove arnie. Nella zona scelta, siamo nella parte di Nord – Est del Monte Baldo, vi sono ampie praterie, diversi castagneti e numerosi incolti data l’aridità di certe superfici, con buone potenzialità produttive anche dalle piante spontanee. Abbiamo scelto il Monte Baldo anche perché il suo territorio denominato da secoli “il giardino d’Europa” per la sua flora, e dove ci sono fiori, naturalmente, vi è anche produzione di miele. Vi è molta differenza, nel sapore, tra il miele prodotto sul Monte Baldo e quello prodotto nel fondo valle e questo è dovuto esclusivamente ai tipi di fiori che le api visitano, fiori diversi, con profumi diversi e, naturalmente, mieli diversi. Ancora nel 1977 mi iscrissi al Consorzio Apicoltori Trentini e, nell’anno 1982, venni eletto a far parte del Consiglio Direttivo quale rappresentante la zona del basso Trentino. In seguito mi venne affidata la carica di vice presidente. Circa l’anno 1985, vi era già il sentore della varroa ma vi fu una recrudescenza della peste americana, per combattere queste patologie venne istituito, presso l’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige, e diretto, con il carisma della sede trentina dell’Istituto Zoo profilattico delle Venezie, il primo corso per esperti apistici, al quale partecipai con profitto. Per molti anni condussi gli apiari con l’aiuto di mia moglie Luigina Dalbosco alla quale, qualche anno addietro, passai la titolarità dell’azienda apistica, nel frattempo aumentata di consistenza e produzione e trasferita a Brentonico, sul Monte Baldo. Fabrizio, mio figlio, già contitolare di una azienda impiantistica, alcuni anni fa, vista la difficile situazione nella quale versava l’economia, decise di continuare l’opera iniziata dai genitori cioè, aumentare il numero delle arnie e di diventare a sua volta apicoltore, iscrivendosi all’albo dei contadini con l’azienda apistica “Apicoltura del Monte Baldo”. Le aziende apistiche di mia moglie, Luigina Dalbosco, e di mio figlio, Fabrizio Bertè, sono aziende a conduzione famigliare, non si avvalgono della collaborazione di personale esterno e, usufruendo anche dei “Mercati Contadini”, riesce a vendere la propria produzione di miele.
MIELE E DERIVATI
millefiori
acacia