20.09.2023
È uno dei frutti simbolo dell'autunno, ecco i migliori "marroni" Sigilli di Campagna Amica
Leggi cosa sono “I Sigilli di Campagna Amica”
Inizia l’autunno e tra i frutti simboli ricopre un posto di onore senz’altro la castagna o marrone che dir si voglia. In realtà il marrone dovrebbe essere il frutto derivante dal castagno coltivato, mentre la castagna è il frutto dell’albero selvatico. Tra innesti e incroci ecco che dalle varietà selvatiche nascono i migliori “marroni” che finiscono sulle nostre tavole. I frutti selvatici hanno comunque una loro dignità, essendo stati per secoli l’alimento principale delle popolazioni più povere.
Oggi abbiamo delle varietà davvero notevoli sotto il profilo delle qualità organolettiche e della dimensione del frutto. Alcune di esse entrano quindi a far parte dei “Sigilli di Campagna Amica”. Scopriamoli.
In Calabria esiste una coltura arborea antichissima: “il castagno di Calabria”. Addirittura alcune fonti riportano la sua introduzione nella regione ai tempi della colonizzazione degli ellenici. Come detto inizialmente ha costituito la base alimentare per le popolazioni rurali. Si pensi che sin dalla prima Guerra Mondiale si ha avuto uno sviluppo incredibile di questa coltivazione, tanto da portare la Calabria ad essere la seconda regione per produzione dopo la Campania. Esistono ben 50 varietà diverse di castagno per una biodiversità davvero interessante. La società agricola A.L.P.A. di Gualtieri A.&C. di Rogliano custodisce molte di queste varietà. Potete acquistare i marroni nel mercato di Campagna Amica di Cosenza e presso il punto vendita aziendale.
Dal Sud Italia ci spostiamo al Nord Est, in Friuli Venezia Giulia, dove nelle Valli del Natisone, due varietà di castagno hanno permesso lo sviluppo di un’economia di sussistenza prima e lo sviluppo di tipicità successivamente. Le due varietà sono la castagna Obiacco, di grandi dimensioni, rossiccia e ottima per marmellate e consumo fresco e la Canalutta, più piccola, conservabile e dalle pregevoli qualità organolettiche.
Il custode di queste varietà e Pierigh Mauro di Pulfero che nella sua azienda agricola Valnatisone conserva questi castagni. Potete trovare i prodotti presso i mercati di Campagna Amica di Udine, Sant’Osvaldo e Cividale del Friuli o nel punto vendita aziendale.
Sui monti Cimini, in provincia di Viterbo, troviamo il Marrone dei Monti Cimini. Varietà tipica della Tuscia, protagonista dell’importante sagra del castagno di Canepina. In questo territorio ancora oggi sono presenti dei ruderi di stabili adibiti all’essiccatura della castagna.
L’azienda agricola Manfredi Cesare di Vallerano custodisce castagneti secolari e propone alla vendita i marroni nel Mercato Agricolo a vendita diretta di Roma, al Circo Massimo.
Spostiamoci ancora in Liguria, dove la Castagna Gabbiana è protagonista della Val Bormida. Il sapore gentile la rende famosa anche in Spagna e Francia. Piccardi Claudia, dell’omonima azienda agricola, custodisce questi alberi. Il frutto è acquistabile al mercato di Campagna Amica di Carcare.
Il marrone del Montefeltro è un dono dei monaci che crearono veri e propri boschi in particolare nell’alta Valmarecchia. Zuppe, marmellate, oggi fanno parte della cultura enogastronomica del luogo e sono tutte a base di marroni. Il custode di alcuni di questi boschi è Stefano Manenti che a Lunano ha la sua azienda con punto vendita.
In Toscana non possiamo scordare il Marrone di Caprese Michelangelo che sin dall’anno 1000 entra nell’ecosistema forestale sfamando le popolazioni più povere. È presente in moltissime ricette di dolci e entra nell’immaginario collettivo accanto ad un buon vino rosso. L’azienda che produce questo frutto è Casini Andreina di Prato. Potete trovare il marrone al mercato di Campagna Amica di Firenze.
Infine il nostro giro d’Italia autunnale si conclude sul Monte Baldo dove la castagna omonima cresce su alberi a volte monumentali. La seconda domenica di Novembre, a San Zeno, diventa protagonista di una nota sagra. L’agriturismo La Part di Bortolo Castellani vende questo prezioso prodotto nel mercato di Campagna Amica di Bardolino ed in quello di Costermano.
Insomma, “regione che vai castagna che trovi”!