08.11.2019
Tra i pesci azzurri del nostro mare è senza dubbio uno dei più buoni e pregiati grazie alle sue straordinarie qualità
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La ricciola è un pesce pelagico che fa parte della famiglia Carangidi e si può trovare in fondali profondi, ma anche a mezz’acqua. Solitamente è pescata nelle acque temperate del Mar Mediterraneo, ma anche in quelle più fredde dell’Oceano Atlantico. È una specie conosciuta lungo tutte le coste Italiane, ma è nelle isole (Sicilia e Sardegna) che la su può trovare in maggioranza.
Si nutre prevalentemente di pesce azzurro, seppie, calamari e altri molluschi cefalopodi.
Il corpo è ovale e affusolato con una colorazione argentea azzurra e una linea dorata che dalla punta del muso arriva fino all’estremità della coda. Ha due pinne dorsali e un profilo ricurvo con un muso arrotondato che gli conferisce un’espressione corrucciata, quasi arrabbiata. Ha centinaia di squame sottili e poco evidenti e può arrivare a pesare dai 70 ai 100 kg per 2 mt di lunghezza, anche se nei nostri mari non arriva mai a quelle dimensioni. Gli esemplari più giovani hanno una colorazione totalmente differente, sul giallo con macchie verticali più scure che dal dorso proseguono verso i fianchi.
Solitamente si pesca tutto l’anno, ma è in primavera ed estate, periodo della riproduzione, che si trova in quantità maggiore. Per la pesca della ricciola si utilizzano reti a strascico, reti a circuizione, tramagli da posta e palamiti. Tuttavia è una specie destinata a raggiungere uno stato di sofferenza poiché purtroppo non è soggetta a una pesca direttamente regolamentata. È per questo che si sta progettando l’ipotesi di iniziare ad allevarla, ma non è semplice poiché essendo una specie pelagica e anche molto vorace, è sempre in movimento. Inoltre per la sua crescita ha bisogno di un’ingente quantità di proteine che non rendono economica tale attività. È però in fase di sperimentazione un tentativo di allevamento di ricciole in Sicilia.
Per riconoscere la freschezza di questa specie sui banchi della pescheria occorre prestare attenzione alla lucentezza della livrea, al rossore delle branchie, alla turgidità dell’occhio e all’elasticità e alla compattezza della carne.
La ricciola è un pesce dalle carni bianche e pregiate, nonché molto magre quindi facilmente digeribili. Ricco di Omega-3, Vitamine A, B, e D e sali minerali quali fosforo, potassio e iodio. È adatta all’alimentazione di tutti, in qualunque fascia d’età.
In cucina si presta a innumerevoli ricette e metodi di preparazione. Si può cucinare alla griglia, sulla piastra, in forno, al cartoccio, ma anche per preparare sughi per condire la pasta oppure cruda a mo’ di carpaccio.
Ricetta: Ricciola al cartoccio
Ingredienti per quattro persone
1 kg di ricciola
250 g di pomodori
20 olive nere (denocciolate)
1 spicchio d’aglio
q.b. prezzemolo
q.b. olio EVO
q.b. sale
q.b. pepe
Procedimento
Pulire la ricciola: eliminare le squame con l’apposito attrezzo ed eliminare le viscere praticando un taglio partendo dal foro situato vicino alla coda e procedendo fino alla base della testa. Lavare accuratamente il pesce, quindi ungere con olio evo un foglio di carta forno ed adagiare la ricciola. Farcire l’interno della pancia del pesce con i pomodori, le olive nere, lo spicchio d’aglio, il prezzemolo, sale, pepe ed olio. Ungere la pelle con un filo d’olio e chiudere il cartoccio. Cuocere nel forno preriscaldato a 200 °C per circa 30 minuti, quindi sfornare e servire.