20.05.2019
Paladine della biodiversità e sentinelle dell'inquinamento, questi piccoli insetti sono un esempio da cui imparare
Le api recano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione le api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della biodiversità. Ecco 8 motivi per cui amare questi piccoli insetti.
Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale. La scomparsa delle api significherebbe, dunque, che molte specie di piante sparirebbero dalla faccia della terra.
Attraverso l’impollinazione le api garantiscono la presenza di specie vegetali diverse tra loro, un elemento fondamentale per la salute della natura.
Le arnie possono essere utilizzate come laboratori per monitorare l’inquinamento, attraverso la misurazione della presenza di piombo, nichel, cadmio e cromo nei campioni di miele prodotti.
L’attività di impollinazione delle api contribuisce a far crescere i fiori che abbelliscono campi, giardini, balconi e a formare habitat accoglienti per molti altri animali, tra cui altri insetti e uccelli.
Quando si parla di prodotti delle api si pensa sempre, oltre al miele, al propoli, al polline, alla pappa reale e alla cera. Ma si stima che il 76% del cibo che mangiamo è il frutto del loro lavoro di impollinazione: le api, infatti, trasportando il polline di fiore in fiore, fecondano la pianta e, di conseguenza, permettono la produzione di frutti e semi. Quindi ogni volta che mangiamo una fragola, una patata, una mela dovremmo ringraziare le api.
I prodotti dell’alveare sono ottimi rimedi naturali per dare sollievo a molti disturbi che comunemente possono presentarsi. Sono ben note infatti le proprietà antibatteriche, antinfiammatorie ed energizzanti di questi prodotti, a cui spesso ricorriamo quando vogliamo combattere un malanno come il raffreddore, alleviare la tosse, dare sollievo alla gola oppure quando semplicemente ci sentiamo un po’ giù di tono e abbiamo bisogno di un po’ di energia in più.
Il miele e gli altri prodotti delle api sono degli ingredienti molto utilizzati nella cosmesi per realizzare lozioni, impacchi, unguenti, creme, saponi. Il miele, ad esempio, ha un’azione benefica sulla pelle grazie alle sue proprietà emollienti, protettive e lenitive. La propoli, svolge un’azione sebonormalizzante e purificante particolarmente utile nel caso di pelli impure, dermatiti o forfora. La pappa reale, molto ricca di vitamina B5, viene utilizzata per migliorare il tono cutaneo e i segni dell’invecchiamento, ridare tonicità alla pelle, rinforzare i capelli e le unghie.
L’ape, pur essendo un insetto così piccolo, ha molto da insegnarci. Per cominciare, le api vivono in famiglie e all’interno di una società così ben strutturata da assomigliare molto, se non superare per efficienza, quella umana. Sono un esempio di laboriosità e di lavoro di squadra: per produrre 1 kg di miele, un’ape arriva a compiere quasi 60.000 voli di andata e ritorno dall’alveare, a volare ben 150.000 chilometri (quasi quattro volte il giro della terra) e a posarsi in una sola giornata su 225.000 fiori dai quali raccolgono il polline. Ma tutte le api di un alveare possono fare molto di più. Con la loro danza, poi, le api operaie riescono a comunicare l’esatta ubicazione di una nuova fonte di cibo: non solo il punto in cui andare a prelevare nettare e polline, ma anche quanto cibo è disponibile. Non sembrerà quindi strano ricordare che le api hanno sempre affascinato i più grandi pensatori e scienziati della storia e che sono presenti negli stemmi di famiglie e personaggi storici perché associate a virtù molto apprezzate come la purezza, l’operosità, la tenacia, la nobiltà.
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