La scala di Scoville ne misura la piccantezza e ogni anno nelle tantissime occasioni fieristiche i produttori fanno a gara per raggiungere bellezza e gusto. Parliamo del peperoncino, un prodotto che chiunque può coltivare nel proprio terrazzo e in diverse varietà.
Nei paesi d’origine (viene dalle Americhe) sarebbe una pianta perenne adattata a un clima caldo/umido. Alle nostre latitudini la pianta è annuale. Proprio perché sfrutta il periodo caldo, il peperoncino ha la necessità di crescere su un terreno ricco di sostanza organica e sempre umido. Per evitare ristagno di acqua e per ossigenare la terra è consigliato zappettare frequentemente il substrato. La semina avviene a marzo, la germinazione dopo circa 15 giorni, ma è necessario attendere la crescita della quinta foglia per trapiantare le piantine in sede definitiva a distanza di 40 cm l’una dall’altra.
Se posizioniamo le piante in vaso è bene utilizzare quelli da 20–22 cm di diametro. Nel periodo estivo (giugno – luglio – agosto) avviene la massima crescita della pianta, con lo sviluppo delle bacche che devono essere raccolte asportando l’intero picciolo. Se ci troviamo nel nord Italia, in situazioni in cui la sera la temperatura scende intorno ai 10 gradi, è bene posizionare le piante esposte al sole. Con clima torrido, al contrario, la mezz’ombra è preferibile. La temperatura ottimale si aggira tra i 15 ed i 25 gradi. Se si raggiungono gli 8 è necessario spostare le piante dentro casa.
Freschi o secchi, soddisfano ogni gusto. Per seccare le bacche si può ricorrere anche al forno, senza superare i 35 gradi. Una volta secchi è possibile polverizzarli utilizzando un mortaio o un frullatore con un’unica raccomandazione: usate la mascherina!